Nota di testa

personale di Paolo Camporota

29 giugno – 13 luglio

Un mano abile e maestra si muove sul supporto mossa da una precisione innata che consente una distensione del colore estrema che riesce a mozzare il fiato.

Spinto da un desiderio intimo di dipingere la realtà vera e trasformare ciò che vediamo e percepiamo in uno spazio pittorico, Paolo Camporota esalta il lato emotivo della realtà rispetto a ciò che oggettivamente si vede e percepisce.

In un’opera chiunque può leggere ciò che è più caro o intimo per questo l’artista si muove su due piani, uno più prettamente figurativo in cui giganteggiano volti dalle evidenti grinze della pelle, sguardi profondamente intensi, bocche aperte o socchiuse ed un piano di studio intimo in cui c’è un’analisi introspettiva delle emozioni tra linee curve e cromie ravvicinate in funzione dello stato d’animo.

In una pittura che è indagine dell’intimo e che si sviluppa su due fronti, la grandezza di questa arte sta tutta nell’utilizzo delle cromie volutamente esasperate, appositamente accentuate nel sottolineare quelle bocche squarcianti di colore, quegli sguardi languidi e quella pelle rugata dalle emozioni. Nell’arte di Camporota il linguaggio cromatico è l’aspetto grandioso delle sue opere, una narrazione tonale che è sempre incisiva, pragmatica ed è indubbiamente l’elemento che per eccellenza richiama l’osservatore in entrambe le ricerche. I colori sono la voce delle opere perché attraverso essi le opere parlano.

Non c’è mai una profonda riflessione dietro ogni scelta tonale, tutto è istintivo, questo lascia trasparire come un’opera d’arte di Camporota abbia sempre qualcosa da dire e lo faccia attraverso i colori poichè ogni giorno un’opera d’arte lascia qualcosa di sé grazie al colore. L’artista sceglie il colore in base a ciò che prova e che riceve dagli altri, un quadro deve emozionare ed avere forza intima, così si intende come i toni siano le vibrazioni di un’opera e perché siano volutamente poco bilanciati. Dall’utilizzo di colori sempre violenti, marcati e segnanti si assiste ad uno studio meticoloso della percezione reale, poiché l’artista dipinge la realtà trasformandola in verità perché lui scruta nella profondità delle cose indagando una realtà sempre soggettiva.

Come nella piramide olfattiva ci sono note di testa, note di cuore e note di fondo così nell’arte di Camporota si ha l’impatto iniziale e poi ciò che resta è la traccia, la nota più importante. In virtù di questo si è deciso di coinvolgere il pubblico in un percorso espositivo che partirà a giugno con una ”Nota di testa” in cui si mostrerà, in un percorso forte e suggestivo, solo la ricerca pittorica prettamente figurativa che consentirà a quel ”volo di profumo artistico” di essere stimolo per l’osservatore per scatenare la passione per un’arte intrigante, affascinante e avvincente. In questa nota di testa l’arte di Camporota catturerà l’attenzione stimolando i sensi dando una prima grande impressione di un’arte geniale.

La nota di cuore non sarà prettamente visibile poiché sarà il periodo compreso tra la fine del primo evento e l’inizio del secondo, sarà la scia del profumo artistico lasciato da Paolo attraverso le essenze avvolgenti e sensuali dei volti della prima esposizione.

A settembre l’osservatore potrà cogliere le ”Note di fondo”, la personalità intima, calda e vivida dell’arte di Camporota emersa grazie all’evaporazione di una pittura che ha resistito a lungo lasciando un segno indelebile nella mente dell’osservatore.

NOTA DI TESTA 29 GIUGNO – 13 LUGLIO

NOTE DI FONDO 16 – 30 SETTEMBRE

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