Tra colore e materia

2 dicembre 2021 – 2 gennaio 2022

Opere dalla concettualità evidente, intrise di una materia mai invadente, prive di delimitazioni e confini, dai toni ricercati e studiati, diventano braccia aperte per accogliere l’osservatore con una grazia straordinaria. I colori si mescolano con la materia divenendo parte dello stesso tutto poiché il polistirolo, il legno, la  scagliola, la lamiera ed altro ancora non potrebbero essere altrove se non lì, su quei supporti, tra quei gesti, nell’interno di quel contesto in cui Fulvio Gavinel è grandemente a suo agio. Mettendosi continuamente in discussione l’artista fa e disfa finchè l’opera non è completa e perfetta per riuscire ad intrigare tra colori e forme.  Ogni opera è, in realtà, un’intesa estetica perché è in quella concettualità dalle cromie soavi che si compie la grandezza di una gestualità ponderata, matura artisticamente, che lascia a chi osserva la possibilità di individuare, in ogni astrazione, la forma che la materia crea. Partendo da bozzetti su carta che poi vengono elaborati su tela o tavola verso la via della definizione, l’artista organizza mentalmente il suo lavoro prima di approcciarsi realmente ad esso e questo è perfettamente visibile in quelle composizioni d’arte che sono inquadrate e calibrate, talmente eleganti da abbandonare qualunque pesantezza estetica  identificando piccoli lavori dalla grazia acuta.

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