Non c’è un piano

Ci sono incontri che nascono per caso e che lasciano segni profondi e tangibili perchè nell’arte NON C’E’ MAI UN PIANO. Sieglinde Metzler, tedesca di nascita, sceglie l’Italia per esprimersi in una personale sorprendente. Gode di un’abilità grandiosa, artista che ha riscoperto la pittura negli ultimi anni riesce, in una sola opera, a creare un concentrato di particolari, segni, colori e dettagli da lasciare l’osservatore come incastrato nelle sue tele. Tutte figurative le sue creazioni, talvolta arricchite di enfasi brillante, introducono l’osservatore in un percorso affascinante. L’esposizione è organizzata in una ‘sala surreale’ in cui i toni sono fervidi, intensi, eccentrici e il paesaggio è declinato sempre diversamente tra animali, fiori e bozze di personaggi ed una ‘sala ritrattista’ in cui volti maschili e femminili scrutano, indagano e accarezzano l’osservatore con colori meno energici, ma pur sempre vibranti.

Ispirata da sentimenti ed emozioni, guidata dalla musica, guardando il cielo e la natura, i sentimenti toccano le corde del cuore dell’artista dando vita a creazioni che liberano la creatività da ogni controllo razionale e dalle convenzioni sociali, attingendo a una “realtà superiore” e per questo surreale. Rappresentando visioni oniriche, oggetti anche decontestualizzati e accostamenti inaspettati, l’artista crea immagini straordinarie che sfidano la logica e la percezione convenzionale. Elementi disparati vengono uniti in modi inaspettato, generando un effetto sorpresa e stimolando nuove interpretazioni. In questo risiede la grandezza dell’artista, abile a colpire la sensibilità dell’osservatore e a commentare la complessità del mondo attuale.

Partendo dal desiderio di esprimere i sentimenti con i colori, a volte il dipinto tratteggia una foresta, altre volte il cielo stellato e poi finisce per invadere il campo una città e un tramonto. Scegliendo i colori in base all’umore del giorno l’artista si perde tra le splendide tonalità di rosso, del blu, del giallo, ma poi….”Non c’è un piano.”

Definendosi ‘ancora all’inizio e senza una direzione’, Sieglinde dipinge la gente spesso con architetture classiche, ma dà anche vita e colore ai sogni, alle visioni e non potrebbe mai realizzare un astratto perchè perderebbe l’ispirazione e la direzione. In costante crescita, ha come compagna d’arte la musica che le apre il cuore e trasforma in immagini i ricordi e i sentimenti, la musica dal cuore passa alla mano e al pennello.

Sfidando la gravità, la logica spaziale e temporale, si invita lo spettatore a immergersi in una realtà alternativa attraverso una figurazione dettagliata. Fu la Biennale di Venezia del 2022 che pose opere simili, surrealiste, al centro della sua esposizione, dimostrando la sua continua rilevanza e la capacità di questa arte di dialogare con le preoccupazioni attuali. E così che le opere della Metzler hanno un’enfasi straordinaria, una liberazione dell’inconscio, fonte inesauribile di ispirazione perchè continua ad esplorare i confini tra il reale e l’immaginario.

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